,, Alla base del mio racconto c'è dunque una patologia, il cui elemento dominante è il tragico senso di instabilità: instabilità come incertezza circa la propria identità, instabilità come paura cronica di essere abbandonati, instabilità come incapacità di costruire una vita affettiva normale. Instabilità, infine, come incontrollabile impulso verso l'autodistruzione ,,
Sotto uno strato di educazione e annesso scetticismo, appariva lo sguardo malinconico e vagante di un essere i cui pensieri scivolavano di continuo in un mondo alternativo e assai meno concreto. In maniera confusa e persino un po’ vergognosa, pareva intenta a cercare, nel turbinio di questo mondo, qualcosa che impregnasse di senso la sua piatta esistenza. E, forse per via dell’epoca in cui viveva, questo desiderio di autotrascendenza era giunto a identificarsi con l’idea della perfezione.
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